Gru Edili – Contenuti

Informazioni generali

La formazione degli operatori addetti alla manovra delle gru a torre per cantieri edili è stata resa obbligatoria dal D.Lgs. 81/2008 e reso operativo dal successivo accordo Stato-Regioni.

All’interno della famiglia degli apparecchi di sollevamento, la gru a torre rappresenta il più importante e diffuso apparecchio per la movimentazione e il sollevamento di carichi nei cantieri edili, la possibilità di effettuare queste operazioni in modo sicuro è vitale in un cantiere edile, dove è necessario trasportare i materiali da costruzione sul luogo dove avviene la messa in opera, si impiegano quindi le gru a torre per l’edilizia, specifici apparecchi di sollevamento che effettuano la movimentazione del carico tramite i movimenti tipici di sollevamento, traslazione, rotazione e scorrimento sul binario.

Quando non è possibile agganciare direttamente il carico, vengono utilizzati degli accessori di sollevamento quali catene, ceste e forche, che si interpongono tra il carico e l’organo di presa della macchina.

Requisiti richiesti per svolgere l’attività di conduttore di gru

Le gru di cantiere sono macchine da lavoro che devono essere affidate solamente a personale istruito e preparato, gli operatori devono avere almeno 18 anni ed essere idonei dal punto di vista medico a esercitare la professione, quindi si deve tenere conto dei seguenti aspetti:

1.    Fisico
  • buona vista e buon udito
  • mancanza di vertigini quando si opera ad una certa altezza
  • assenza di disturbi e infermità mentali
  • assenza di disturbi dovuti a droga o alcol
2.    Psicologico
  • comportamento sotto stati di tensione
  • equilibrio mentale
  • senso di responsabilità

Possono essere eseguite delle prove per determinare l’attitudine degli addestrandi (abilità manuale, buon senso, autocontrollo, calma, coordinamento dei movimenti e riflessi).

Gli addestrandi devono essere in grado di capire e leggere la lingua nella quale sono scritti i documenti e le targhe di informazione degli apparecchi di sollevamento.

Documentazione della gru

La relativa documentazione della gru deve essere presente in cantiere, oltre alle altre documentazioni previste dalle leggi in vigore:

  • Per gru molto vecchie è richiesto il libretto delle verifiche ENPI (copertina rosa) + targhetta (nera)
  • Per gru più recenti è richiesto il libretto (omologazione) ISPESL (copertina gialla o rossa) + targhetta

(argento)

  • Per gru recentissime è richiesta la scheda tecnica INAIL
–          Registro di controllo
  • Manuale di uso e manutenzione (è il documento più importante per quanto riguarda il gruista che deve pretendere di averlo sempre disponibile in modo da poterlo consultare ogni volta che sia necessario)

Il Gruista

Il gruista è colui che opera con i mezzi di sollevamento, la mansione prevede l’acquisizione di una formazione adeguata conseguita frequentando corsi di formazione e relativo aggiornamento presso formatori certificati oppure dai costruttori delle attrezzature stesse, tale formazione permette altresì di acquisire le prescrizioni sulla sicurezza nell’uso del mezzo e di metterle in pratica in modo corretto.

La mansione di gruista comporta rischi specifici, presenti nello svolgimento dell’attività lavorativa, tali rischi si possono ridurre applicando corrette misure di prevenzione

Il gruista ha il compito di sollevare, trasportare i materiali e carichi in genere, secondo gli ordini ricevuti, inoltre deve curare la piccola manutenzione (tenere pulita la cabina, la pulsantiera, il radiocomando ecc.) e infine segnalare al preposto tutte le deficienze della gru di cui si viene a conoscenza (bulloni allentati, funi con fili rotti, catene con anelli consumati, bozzello rovinato ecc.).

Per assicurare un’ottimale prestazione della gru è necessario che questa sia sempre in buone condizioni di efficienza. L’efficienza del mezzo è spesso legata al buon senso dell’operatore nell’eseguire tutte le operazioni di manutenzione e controllo.

Cause principali degli infortuni ed incidenti occorsi durante la conduzione delle gru

Deficienza dell’apparecchio

  • cattivo stato di conservazione della struttura della gru, funi di sollevamento usurate, imbracature deteriorate, dispositivi di sicurezza inefficienti

Ubicazione non corretta della gru

  • gru installata nelle vicinanze di linee elettriche aeree, ostacoli (alberi, manufatti ecc.), scarpate degli scavi di sbancamento, terreno non sufficientemente compatto ecc.

Deficienze del gruista

  • attitudine insufficiente (difetti fisici o mentali)
  • insufficienza di riflessi, distrazioni, sventatezza, irresponsabilità, scarsa abilità o addestramento
  • mancata osservanza delle norme di prevenzione infortuni
  • insufficiente preparazione o addestramento o conoscenza del mezzo

Obblighi del gruista

Il gruista si assume la responsabilità (panale o civile + penale) di utilizzare la gru secondo le istruzioni contenute nel manuale di uso e manutenzione fornito dal costruttore, entro i limiti di impego previsti, nel rispetto delle leggi vigenti e delle norme di buona tecnica.

Prima di iniziare il turno di lavoro è necessario verificare le condizioni dell’apparecchio di sollevamento, eventualmente compiere qualche operazione di sollevamento a vuoto, provare l’efficienza dei freni di sollevamento, della rotazione del braccio ed i dispositivi di sicurezza (fine corsa salita-discesa; dispositivi di segnalazione acustica; efficienza dei radiocomandi ecc.)

Segnalare appena possibile al preposto eventuali difetti di funzionamento della gru durante il servizio, non attendere la fine del proprio turno di lavoro per segnalare qualsiasi malfunzionamento, sospendere immediatamente il lavoro in caso di gravi anomalie di funzionamento.

Non compiere di propria iniziativa operazioni di sollevamento diverse da quelle previste dal normale esercizio della gru e che possano comprometterne la stabilità ed integrità, non manomettere per nessun motivo i dispositivi di sicurezza della gru.

Gru a torre per cantieri edili

Le gru a torre sono macchine costituite da una struttura verticale (torre) in acciaio sulla cui sommità è installata una trave orizzontale (braccio + controbraccio), anch’essa in acciaio, che attraverso un sistema di funi consente la movimentazione dei carichi. Le gru sono solitamente installate in posizione fissa ma possono anche essere dotate, più raramente, di un sistema di traslazione su binario.

Struttura verticale: la torre può essere a traliccio metallico, ad elementi tubolari o scatolati metallici; la parte di struttura verticale, spesso presente alla quota del braccio, si chiama cuspide e, attraverso un sistema di funi-tiranti, svolge una funzione statica di sostegno della trave.

Struttura orizzontale: la parte di trave destinata alla distribuzione dei carichi è il braccio della gru, mentre la parte di trave avente la funzione statica di bilanciamento del braccio e dei carichi movimentati è chiamata controbraccio o “controfreccia”.

I diversi modelli di gru disponibili sul mercato si differenziano per alcuni particolari costruttivi che non identificano vere e proprie tipologie. È tuttavia possibile individuare distinte varietà in ragione delle diverse caratteristiche del carro di base che può essere:

  • di tipo fisso, collegato ad un basamento (più raramente a plinti di fondazione) tramite degli elementi di ancoraggio (piastre e tirafondi) o con un elemento di torre a perdere, annegato nel getto del basamento stesso
  • di tipo fisso, poggiante su un basamento per mezzo di stabilizzatori
  • traslante, per mezzo di ruote su binario (ad esempio nei cantieri che presentano lunghezze planimetriche notevoli)

Inoltre, è possibile suddividere le gru a torre per la presenza o meno della cabina di comando in quota; infatti, sul mercato si trovano grandi gru con cabina e medie-piccole gru generalmente senza cabina come ad esempio le gru automontanti.

In base al loro sistema di montaggio le gru a torre si suddividono principalmente in due categorie:

  • gru ad elementi innestati: sono usate quando devono essere affrontate altezze notevoli, possono infatti raggiungere altezze anche di svariate decine di metri, avere bracci molto lunghi e portate molto elevate;
  • gru automontanti: questa tipologia è nata dalla necessità di disporre in cantiere di macchine di dimensioni ridotte e con tempi e costi di montaggio minori rispetto alla precedente

In base alla posizione del gruppo di rotazione, si suddividono in:

  • gru a rotazione bassa
  • gru a rotazione alta

Generalmente i possibili movimenti della gru sono:

  • rotazione
  • distribuzione
  • alita e discesa
  • eventuale traslazione su binario

Segnali di sicurezza e pericolo esposti sulla gru

Elementi costituenti

Di seguito sono raffigurati i due principali tipi di gru, elencati i loro elementi costituenti e indicate le caratteristiche e il funzionamento di ogni elemento.

Le caratteristiche specifiche e l’esatta posizione degli elementi costituenti una gru possono variare da macchina a macchina a seconda della marca e del modello.

Struttura di base

Stabilizzatori

Conferiscono la stabilità a terra della gru e nella quasi totalità dei casi sono regolabili in altezza per garantire il corretto posizionamento del carro di base; nel caso di gru a rotazione bassa spesso gli stabilizzatori sono regolabili a mezzo di dispositivo elettronico che permette il livellamento e la verticalità della gru in maniera automatica.

Gli appoggi sono dotati di una piastra metallica per fornire una maggiore superficie di ripartizione del carico, essi devono essere posizionati preferibilmente su un basamento in calcestruzzo o su altri elementi di ripartizione del carico come ad esempio travi o piastre: in ogni caso devono essere applicate le indicazioni del fabbricante.

Basamento

Costituisce il collegamento della gru con la superficie di sostegno per mezzo di appoggi fissi:

nel caso di gru traslanti su rotaia, il carro di base è dotato di ruote. La struttura del carro di base è solitamente costituita da una serie di travi metalliche o profilati metallici.

Gru a rotazione alta

Il carro di base è la base d’appoggio della zavorra è, talvolta, anche la sede degli argani di sollevamento e del quadro elettrico.

Gru a rotazione bassa

Il carro è costituito da due parti:

  • una girevole, su cui è alloggiata la zavorra, gli argani di sollevamento e di montaggio, le centraline idrauliche ed elettriche
  • una fissa composta dal telaio di base con gli appoggi e dalla ralla

Zavorra di base

Ha la funzione di rendere stabile l’apparecchio di sollevamento; può essere costituita da diversi materiali ma la tecnologia più diffusa è rappresentata da blocchi modulari di calcestruzzo sagomato.

Gli elementi di zavorra, in genere, sono forniti dal fabbricante o sono realizzati secondo gli schemi da questo forniti. In assenza di questi elementi occorre evitare di utilizzare zavorre improvvisate è altresì necessario realizzare la zavorra osservando la documentazione tecnica (ad esempio relazione a firma di un tecnico abilitato) che attesti la rispondenza della zavorra alle disposizioni progettuali del fabbricante.

Binario di traslazione

Quando la gru deve traslare all’interno del cantiere è necessario installare la via di corsa costituita da un binario formato da traversine e rotaie che possono essere dello stesso tipo di quelle impiegate per le linee ferroviarie; la planarità del binario è indispensabile per garantire lo scorrimento in sicurezza delle ruote della gru. Le rotaie devono essere collegate all’impianto di messa a terra e, se necessario, all’impianto realizzato contro le scariche atmosferiche.

Il binario, in genere, può essere messo in opera su trave in cemento armato (per terreni poco resistenti) o su traversine in legno. Per ripartire meglio il carico sul terreno è opportuno prolungare il binario oltre i respingenti (ad esempio un metro).

Elementi di torre

Gru a rotazione alta

La torre è formata da vari elementi metallici innestati e collegati fra loro mediante perni e/o bulloni e staffe: tali elementi sono costituiti da una struttura metallica di tipo a traliccio.

La cabina di manovra in genere è raggiungibile per mezzo di una scala fissa a pioli verticale, o inclinata per più di 75°, installata all’interno della torre, la quale deve essere corredata di gabbia di protezione e di piattaforme di riposo, complete di parapetto. L’assenza della gabbia di protezione deve essere compensata dalla presenza di una linea di ancoraggio verticale per consentire l’uso di DPI anticaduta e quindi di percorrere la scala in sicurezza.

Nelle gru più datate, secondo le indicazioni della buona prassi, la gabbia di protezione deve essere posizionata a partire da 2,50 metri per le scale più alte di 5 metri; la scala deve essere dotata di piattaforme di riposo ogni 8 metri. Nelle gru costruite nel rispetto delle norme europee, la gabbia di protezione (riparo ad anello) deve essere installata quando sussiste un rischio di caduta maggiore di 5 metri e a partire da una misura compresa tra i 2,20 e i 2,50 metri; la prima rampa può essere lunga al massimo 10 metri.

In base alle norme europee, la gabbia di protezione (riparo ad anello) può essere omessa se la scala è situata all’interno di una struttura i cui elementi strutturali forniscono una protezione equivalente. Oltre a ciò, queste scale dotate di gabbia devono possedere piattaforme di riposo almeno ogni 6 metri. Inoltre, le scale a pioli delle gru automontanti devono avere le gabbie di protezione posizionate in modo da prevenire cadute di 10 metri al massimo; le scale devono avere una piattaforma di riposo almeno ogni 10 metri. La torre può anche essere telescopica: l’altezza della gru è variabile tramite un martinetto idraulico o tramite un sistema di funi e pulegge di rinvio chiamate “taglie”.

Gru a rotazione bassa

La torre può essere formata da un traliccio metallico reticolare o da elementi metallici tubolari o scatolari. La torre può avere lo sviluppo in altezza fisso: si tratta di gru automontanti la cui torre è posta in posizione di lavoro automaticamente, mediante una serie di rotazioni e traslazioni degli elementi che la compongono. Con questo tipo di macchine, l’eventuale necessità di aumentare l’altezza di lavoro può essere soddisfatta variando la pendenza del braccio (gru a braccio impennabile). La torre può anche essere telescopica: l’altezza della gru è variabile tramite un martinetto idraulico o tramite un sistema di funi e pulegge di rinvio chiamate “taglie”.

Elementi (o cabina) telescopaggio

Per facilitare il montaggio degli elementi di torre e in alternativa all’uso delle autogru per raggiungere altezze rilevanti, alcune gru sono equipaggiate con una cabina di telescopaggio. Tale sistema trova applicazione nelle gru a rotazione alta e permette di modificare l’altezza della gru installando in successione i vari elementi di torre.

L’operazione di telescopaggio prevede di utilizzare un elemento simile a quello di torre, più largo della torre stessa in grado di sostenere la parte alta della gru comprendente freccia, controfreccia e parte centrale ruotante, fino

all’inserimento dell’elemento di allungamento della torre. L’operazione può essere ripetuta facendo scorrere la cabina di telescopaggio sulla torre mediante un meccanismo di auto-sollevamento.

Falcone di servizio

Il falcone è un braccio ausiliario per il sollevamento in quota di parti strutturali della gru in fase di montaggio, che ovvia alla necessità di utilizzare un altro apparecchio di sollevamento. Il falcone, quando previsto, è installato nella parte alta della gru ad esempio sul montante della cuspide.

Cabina di manovra

In genere, nelle gru aventi una certa altezza, per ottenere una migliore visuale da parte dell’operatore, è presente una cabina di manovra posta sotto la cuspide o la ralla, oppure nelle gru a rotazione bassa all’interno o su un lato della torre con un sistema di sollevamento/discesa.

I comandi presenti in cabina possono essere disabilitati in modo automatico quando nel quadro elettrico, se dotato di una unica presa per il cavo dei comandi, viene inserita la presa di un comando a distanza. L’accesso alla cabina avviene solitamente a mezzo di una scala interna o esterna alla torre, oppure mediante ascensore installato sul traliccio della torre.

Elementi di braccio

Gru a rotazione alta

Nella maggior parte dei casi, ad esclusione di quando si adotta il telescopaggio, gli elementi vengono montati a terra mediante un’autogru che in seguito li solleva in quota dove gli operatori eseguono il fissaggio con gli altri elementi della gru.

Gru a rotazione bassa

Il braccio è formato da più parti collegate tra loro mediante degli snodi che permettono la loro rotazione per lo sviluppo o impennamento del braccio; alcune gru permettono anche l’inclinazione del braccio (utile qualora siano presenti nell’area elementi fissi che ne ostacolano la rotazione).

Per rendere più sicura e facile la movimentazione dei carichi, sul braccio dei mezzi di sollevamento deve essere indicata la portata in maniera ben visibile agli operatori: ovviamente le indicazioni devono rispettare il diagramma di carico presente alla base della torre della gru. Nella punta del braccio è installato un elemento chiamato capo fisso collegato alla fune di sollevamento.

Controbraccio

Ha la funzione statica di controbilanciare gli sforzi che si creano durante le operazioni di movimentazione dei carichi e rendere stabile l’impianto.

Gru a rotazione alta

Il controbraccio è costituito da una trave metallica reticolare, strutturalmente simile al braccio ma più corta, sulla quale è posizionata la zavorra di controbraccio. Sul controbraccio, accessibile per la manutenzione, possono essere posizionati l’argano di sollevamento, l’argano di distribuzione e il quadro elettrico di comando, fermo restando la presenza di un interruttore generale alla base della torre.

Gru a rotazione bassa

Nelle gru automontanti, in sostituzione del controbraccio, ci sono vari elementi quali: la zavorra di base, la fune di ritenuta e uno o più puntoni. In questo modo la zavorra di base ha funzione sia di zavorra di stazionamento sia di zavorra di controbraccio.

Zavorra di controbraccio

È presente solo sulle gru a torre con rotazione alta ed è solitamente in calcestruzzo sagomato (anche in questo caso le gru di vecchio tipo possedevano una zavorra costituita da una cassa metallica entro la quale veniva scaricato dell’inerte): il fissaggio dei vari elementi in calcestruzzo impedisce ogni tipo di movimento degli elementi stessi.

Cuspide

Gru a rotazione alta

Alla cuspide, che è il punto più alto della gru, vengono collegati i tiranti del braccio e del controbraccio. Può differire come tipologia strutturale ma, solitamente, è composta da una struttura a traliccio al di sotto della quale si trovano il porta ralla o, talvolta, la ralla stessa.

Nelle gru di più recente costruzione la cuspide e i tiranti del braccio e del controbraccio sono sostituiti da una struttura più robusta rispetto a quella generalmente usata, che poi si snellisce nelle parti terminali.

Gru a rotazione bassa

Nelle gru a rotazione bassa in genere non è presente una vera e propria cuspide ma le sue funzioni statiche sono svolte dal tirante del braccio collegati al carro di base e contrastati da uno o più puntoni.

Tiranti

Sono solitamente costituiti da funi metalliche o da profilati metallici collegati tra loro; la loro funzione garantisce la stabilità e il bilanciamento dell’intero impianto. La funzione svolta dai tiranti è quella di sostenere braccio e controbraccio trasmettendo gli sforzi alla torre attraverso la cuspide per le gru a rotazione alta e al carro di base per le gru a rotazione bassa.

Funi

Le funi rappresentano un elemento molto importante della gru e la loro integrità è fondamentale per la sicurezza dei lavoratori durante le operazioni-trasporto e per la stabilità della gru stessa: per questo, devono essere montate, manutenute, controllate periodicamente e, quando necessario, sostituite.

Ai sensi dell’Allegato VI del D.Lgs. 81/2008 è obbligatorio il controllo delle funi e delle catene almeno trimestralmente, tranne nei casi in cui esistano specifiche indicazioni da parte del fabbricante che riducano tale periodo. È necessario riportare sul registro di controllo data, esito, nominativo e firma di chi esegue la verifica.

Argani

Gli argani sono gli organi meccanici che trasformano l’energia elettrica in meccanica e la trasmettono alle funi per i vari movimenti della gru.

Tamburo

L’allegato I del D.Lgs. 17/2010 stabilisce che:

  • i tamburi e le pulegge devono essere progettati e installati in modo che le funi o le catene di cui sono muniti possano avvolgersi senza lasciare lateralmente l’alloggiamento previsto;
  • i diametri delle pulegge, dei tamburi e dei rulli devono essere compatibili con le dimensioni delle funi o delle catene di cui possono essere muniti.

Freni

Le gru devono essere dotate di sistemi di frenatura tali da impedire che, quando cessa l’azione dell’operatore e anche in caso di interruzione parziale o totale di energia, i carichi non possano spostarsi involontariamente o cadere improvvisamente in caduta libera.

Nelle normali condizioni di esercizio, con motore innestato, non deve essere possibile abbassare il carico soltanto sotto il controllo di un freno a frizione. Sulle gru i freni sono installati sul motore dell’argano di sollevamento, sul motore di rotazione, della distribuzione e della traslazione.

Ralla

È l’organo che attraverso la sua struttura di sostegno, il porta ralla, permette la rotazione del braccio e controfreccia nelle gru a rotazione alta, oppure, la rotazione di parte del carro di base con zavorra e torre alla quale è collegato il braccio nelle gru a rotazione bassa.

Carrello

È una struttura metallica, dotata di ruote, che scorre lungo il braccio. La corsa del carrellino avviene grazie alla trazione del gruppo di distribuzione per via dell’avvolgimento del cavo sul tamburo.

I limitatori elettrici e i fermi di tipo meccanico permettono di eseguire in sicurezza l’operazione di distribuzione del carico.

Bozzello

Il bozzello è il sistema che attraverso il suo gancio, al quale è possibile collegare gli accessori di sollevamento, permette la movimentazione dei carichi: è costituito da una o più pulegge su cui scorrono funi, da una serie di supporti metallici e da un gancio appositamente progettato per sopportare con adeguato margine di sicurezza i carichi previsti per la gru. Esistono diversi tipi di bozzello per rispondere alle diverse esigenze di carico dell’impianto di sollevamento.

Quadri elettrici ed impianti messi a terra

I quadri elettrici della gru a rotazione bassa sono posizionati sul carro di base, mentre nelle gru a rotazione alta sono solitamente sul controbraccio e nelle vicinanze della cuspide.

Il quadro elettrico della gru deve avere i dispositivi di chiusura di sicurezza quali un interruttore di interblocco oppure una chiave e il relativo cartello di sicurezza, che indichi l’obbligo di togliere tensione prima di aprire il quadro.

Le gru devono essere alimentate da un quadro elettrico di cantiere conforme alla norma CEI 17/13/4, quindi dotato di interruttori di protezione. Le gru fisse o traslanti devono essere collegate all’impianto di messa a terra per la protezione contro i contatti indiretti. L’eventuale protezione contro i fulmini può essere realizzata con dispersori e relativi collegamenti posizionati agli estremi opposti del basamento per le gru fisse; con dispersori e relativi collegamenti posizionati agli estremi di ogni rotaia per le gru traslanti. In entrambi i casi, uno di questi deve essere collegato all’impianto generale di terra.

Dispositivi di sicurezza

La gru è dotata di una serie di dispositivi che, se correttamente tarati, garantiscono i requisiti minimi di sicurezza previsti dalle norme. Inoltre, la gru può essere dotata di eventuali altri dispositivi per ovviare ai rischi che possono sorgere in sede di installazione nel cantiere (ad esempio per il rischio di interferenza tra più gru). I dispositivi di sicurezza che agiscono sui movimenti della gru, ossia rotazione, sollevamento, distribuzione e traslazione, sono i finecorsa (o limitatori).

I limitatori, finalizzati alla sicurezza della gru, intervengono per evitare che la gru sia sollecitata a sforzi superiori rispetto a quelli per cui essa è progettata. I finecorsa, simili ai limitatori, entrano in funzione per limitare i singoli movimenti della gru come ad esempio l’altezza di sollevamento,

l’escursione del carrellino, la traslazione. La tipologia e la dislocazione dei finecorsa e dei limitatori può variare in base alla marca e al modello della gru.

Fatte salve le indicazioni del fabbricante, in genere, l’uso della gru deve essere vietato quando la velocità del vento supera i 72 km/h o i 60 km/h, se le movimentazioni riguardano il montaggio di opere prefabbricate è opportuno dotare le gru di un anemometro. Le gru a torre di recente costruzione in base alla UNI EN 14439:2009 devono essere dotate di anemometro, ad esclusione delle gru automontanti con un’altezza sottogancio inferiore a 30 m, misurata con il braccio orizzontale.

Le informazioni circa il livello del vento devono essere fornite al conducente e possono essere conseguite in modi diversi (ad esempio valore della velocità, segnale visivo, segnale acustico). Il rischio di collisione contro strutture fisse o mobili deve essere evitato provvedendo ad installare la gru a distanza di sicurezza. Le gru a torre di recente costruzione in base alla UNI EN 14439:2009 devono poter essere dotate di un dispositivo anti-collisione che interrompe i movimenti per evitare di entrare in una zona proibita (pericolosa) e che deve consentire un movimento inverso.

Le gru traslanti su rotaia sono dotate di tenaglie di ammaraggio necessarie per assicurare il basamento alle rotaie in caso di vento di velocità superiore a quella prevista dal fabbricante e garantire la stabilità complessiva del mezzo di sollevamento: è opportuno che siano azionate anche alla fine del turno di lavoro.

In caso di eventi meteorologici eccezionali (ad esempio tempesta con velocità del vento elevata)

occorre predisporre sistemi aggiuntivi per la stabilità della gru in base alle indicazioni del fabbricante. Completano la sicurezza della gru l’insieme dei dispositivi di controllo installati dal fabbricante utili per prevenire pericoli dovuti a malfunzionamenti (ad esempio controllo livello minimo dell’olio idraulico) e dei dispositivi di segnalazione che intervengono in caso di errori di manovra (ad esempio avvisatori acustici e/o luminosi al raggiungimento del 90% del momento ammissibile sulla gru).

Interfereza – ostacoli

Dispositivi di comando

I comandi devono essere chiaramente identificati con scritte e/o pittogrammi, devono essere dotati di una protezione contro l’azionamento accidentale, prevedere il ritorno in posizione neutra al cessare dell’impulso dato dall’operatore, essere dotati del pulsante di emergenza (“a fungo”) di colore rosso, che permette di arrestare immediatamente qualsiasi movimento della gru, e di un pulsante di allarme per azionare il segnale acustico. I pulsanti o le leve azionano i comandi relativi ai possibili movimenti, quali:

  • sollevamento (SALITA e DISCESA)
  • rotazione (DESTRA e SINISTRA)
  • distribuzione (LONTANO e VICINO)
  • velocità (LENTA e VELOCE)

Fattori di rischio

I principali rischi e le relative principali misure di sicurezza da adottare per prevenirli o per la protezione dei soggetti che utilizzano la gru a torre e dei lavoratori che svolgono la loro attività all’interno dell’area di lavoro in cui è installata la macchina sono:

Ribaltamento e caduta di materiale dall’alto

Il ribaltamento della gru può essere determinato da una serie di cause quali:

  • cedimento del piano di appoggio, ad esempio per la presenza di sottoservizi;
  • non corretta installazione, ad esempio per la cattiva distribuzione del carico sul terreno o per
  • l’errata installazione del binario;
  • errori di manovra durante il sollevamento di carichi o per esecuzione di manovre vietate;
  • collasso della gru per cedimento strutturale, ad esempio dovuto a carente manutenzione o per il carente funzionamento dei limitatori di carico e di momento;
  • urti del braccio contro ostacoli fissi o mobili, ad esempio dovuti alla presenza di edifici o di altre gru interferenti;
  • vento di intensità elevata

Per prevenire tale rischio occorre eseguire un’accurata indagine preliminare per la scelta del luogo d’installazione della gru, rispettare scrupolosamente le istruzioni del fabbricante e il relativo registro di controllo, eseguire le verifiche previste dalla norma ed evitare o limitare il rischio di interferenza con altre gru operanti nella stessa zona.

Per quanto riguarda il vento è necessario sospendere l’attività quando è raggiunta la velocità stabilita dal fabbricante o, in mancanza di questa, dalle velocità stabilite dalla norma: il braccio della gru deve essere lasciato libero di ruotare nella direzione del vento disattivando il freno di rotazione. Nel caso di gru traslanti su binario, è necessario attivare le tenaglie di ammaraggio e se necessario altri eventuali dispositivi, previsti dal fabbricante.

Il rischio di caduta di materiale dall’alto è dovuto alla movimentazione di carichi non correttamente

imbracati, ad errate manovre che comportano l’urto del carico contro strutture fisse o alla rottura delle funi. L’uso corretto degli accessori di sollevamento, compresi i contenitori, associati ad un corretto uso dei segnali gestuali, o ad altri efficaci mezzi, per la comunicazione tra il manovratore e l’aiuto manovratore portano a limitare tale rischio; la verifica periodica delle funi, poi, completa l’attività di prevenzione del rischio.

Urti, colpi, impatti, compressione, schiacciamento

È un tipico rischio che, nella generalità dei casi, riguarda gli addetti al montaggio e allo smontaggio, durante la movimentazione degli elementi a terra e in quota.

Per prevenire i rischi dovuti alla mobilità delle gru traslanti su binario, occorre garantire uno spazio sufficiente, commisurabile in almeno 70 cm tra la sagoma d’ingombro della gru e le strutture fisse adiacenti quali edifici, depositi di materiale o impalcature, e avere piena visibilità delle vie di corsa dal posto di guida.

Qualora la sicurezza e/o la visibilità dal posto di guida non possano essere garantiti è necessario rendere inaccessibile l’area a rischio: tale necessità può essere soddisfatta segregando l’area relativa alla via di corsa della gru con una barriera rigida inamovibile. Sugli eventuali punti di accesso alle zone pericolose devono essere apposte segnalazioni di pericolo e il richiamo ad accedere solo se autorizzati. In ogni caso, per cautela, è opportuna la segregazione delle vie di corsa.

Cesoiamento, stritolamento

Sono esposti a questo rischio i lavoratori a terra in prossimità delle gru a rotazione bassa per via della rotazione della parte girevole su quella fissa, che comprende gli appoggi e la ralla. Il rischio deve essere eliminato provvedendo alla efficace segregazione della parte bassa della gru al fine di rendere inaccessibile l’area pericolosa; la segregazione, ad esempio, può essere costituita da una barriera rigida inamovibile, in legno o metallo, dimensionata come un normale parapetto.

Il rischio di stritolamento è dovuto alla presenza di corone dentate non protette; vi sono esposti soprattutto i lavoratori addetti al montaggio, smontaggio e manutenzione della gru.

Caduta dall’alto

È un rischio relativo, in particolar modo, agli addetti al montaggio, smontaggio e/o manutenzione

della gru; queste attività si sviluppano in quota e devono essere condotte utilizzando, quando possibile, le passerelle di servizio dotate di parapetti e/o la piattaforma del carrello. Quando è necessario raggiungere punti in cui non vi sono tali

apprestamenti, gli addetti di cui sopra, oltre ai DPI in dotazione come equipaggiamento ordinario, devono utilizzare i DPI anticaduta: gli elementi che compongono il DPI anticaduta devono essere selezionati tra i più adeguati per le operazioni da svolgere, come ad esempio le imbracature dotate di doppio cordino.

Gli utilizzatori dei DPI anticaduta dovranno ricevere l’informazione, la formazione e l’addestramento necessari ad acquisire le nozioni per il loro corretto impiego. Essi dovranno inoltre conoscere e saper correttamente attuare le misure di salvataggio per il recupero dei lavoratori eventualmente sospesi nel vuoto.

Il manovratore della gru che opera all’interno della cabina in quota è esposto ad un rischio residuo di caduta dall’alto durante la salita o la discesa per mezzo delle scale fisse poste all’interno della gru. L’efficienza delle gabbie di protezione o dei DPI anticaduta e del dispositivo verticale su cui questo si collega, la formazione adeguata, l’idoneità e il buono stato di salute del manovratore rendono accettabile il rischio.

Il manovratore che usa i comandi a distanza deve operare da postazioni solide e protette da parapetti. Anche gli addetti all’aggancio o allo sgancio dei carichi devono operare all’interno di zone sicure.

Elettrico

Il rischio elettrico è dovuto principalmente alla possibilità di un eccessivo avvicinamento o di contatto della gru o delle sue parti mobili con linee elettriche aeree non protette.

Una corretta installazione della gru nel rispetto delle indicazioni della norma permette di evitare questo rischio. Il rischio elettrico è anche determinato da una cattiva o errata messa a terra della gru, e dell’eventuale binario di traslazione e/o da un cattivo o errato impianto di messa a terra contro le

scariche atmosferiche.

L’esecuzione degli impianti citati deve essere affidata ad un installatore in grado di rilasciare la dichiarazione di conformità dell’impianto.

Agenti chimici

Le operazioni di montaggio, smontaggio e manutenzione della gru determinano il rischio di contatto con gli agenti chimici quali gli oli minerali e il grasso. Gli addetti a queste attività devono fare uso di idonei DPI.

Segnali gestuali

Un segnale deve essere preciso, semplice da individuare, ampio, facile da eseguire, da comprendere e nettamente distinto da un altro segnale gestuale.

Regole particolari di impiego: la persona che emette i segnali, detto “segnalatore“, impartisce a mezzo dei segnali gestuali le istruzioni di manovra al destinatario dei segnali, detto “operatore“. Il segnalatore deve essere in grado di seguire visivamente tutte le manovre dell‘operatore senza essere esposto a rischio.

Il segnalatore deve rivolgere la propria attenzione esclusivamente all’operatore.

Quando l’operatore non può eseguire con le dovute garanzie di sicurezza gli ordini ricevuti, deve sospendere le manovre in corso e chiedere ulteriori istruzioni. Il segnalatore deve essere facilmente individuato dall’operatore ed indossare abiti di riconoscimento adatti (giubbotto, manicotti, bracciali, palette ecc.)

Lubrificazione e manutenzione

Installazione e utilizzo della gru

Istruzioni prima dell’utilizzo delle gru

  • Verificare la presenza di eventuali cedimenti del piano di appoggio della
  • Controllare che le vie di corsa della gru siano libere (per le gru traslanti).
  • Verificare l’integrità e l’efficienza della messa a
  • Verificare l’efficienza della protezione della zavorra (gru a rotazione bassa).
  • Verificare la chiusura dello sportello del quadro
  • Verificare l’efficienza della sicura del
  • Attivare il freno di
  • Verificare la presenza del carter al tamburo della fune di sollevamento (quando installato nella parte bassa delle gru a rotazione alta).
  • Controllare il corretto avvolgimento sul tamburo della fune di sollevamento (quando installato nella parte bassa delle gru a rotazione alta).
  • Verificare la temperatura ambientale e rispettare le indicazioni del fabbricante in merito alle temperature ambientali per l’uso della gru; in genere con temperature vicine allo 0° non bisogna sottoporre la gru ad un servizio troppo
  • Verificare la velocità del vento e rispettare le indicazioni del fabbricante in merito.
  • Controllare l’ordine di servizio relativo alle manovre ed alle segnalazioni da effettuare nel caso sussista una situazione di interferenza pianificata con altre gru.
  • Accedere alla cabina della gru utilizzando le apposite scale interne o facendo uso dei DPI di protezione anticaduta (con manovratore in cabina).
  • Utilizzare i DPI previsti.

Istruzioni durante l’uso delle gru

  • Manovrare la gru da una postazione sicura e che permetta la visibilità completa delle
  • Richiedere l’aiuto di uno o più operatori che possano segnalare (es. segnali gestuali) i movimenti da eseguire, se in alcune situazioni non si ha la visibilità completa per le manovre da
  • Richiedere, quando necessario, specifiche indicazioni in merito al peso del materiale da sollevare e alle portate degli accessori di sollevamento.
  • Evitare la movimentazione del carico sopra le zone di lavoro o di transito: qualora ciò non sia possibile, applicare le procedure previste (ad esempio, azionare il segnalatore acustico e attendere l’allontanamento delle persone).
  • Depositare i carichi solo su superfici in grado di sostenerli, verificando, preliminarmente all’operazione di sollevamento-trasporto, la loro
  • Sospendere l’uso della gru, e quindi disinserire il freno alla rotazione, scollegare l’alimentazione elettrica (agire sull’interruttore generale della gru) e, in caso di gru traslante, azionare i tenaglioni (ganasce), qualora la velocità del vento superi i limiti forniti dal
  • Segnalare tempestivamente eventuali anomalie di funzionamento (es. rumori inconsueti).

Istruzioni dopo l’utilizzo delle gru

  • Non lasciare carichi
  • Sollevare il bozzello in prossimità del
  • Posizionare il carrello vicino alla
  • Lasciare la gru nella zona di stazionamento, se prevista, ed ancorarla al binario azionando le ganasce (per le gru traslanti).
  • Orientare la gru nella direzione del vento.
  • Disinserire il freno di rotazione per permettere alla gru di orientarsi in direzione del
  • Qualora necessario adottare i dispositivi supplementari (previsti dal costruttore) per la stabilità della gru in caso di vento
  • Scendere dalla gru utilizzando le apposite scale interne o facendo uso dei DPI di protezione
  • Togliere l’alimentazione elettrica alla gru tramite il quadro elettrico (spegnere l’interruttore generale della gru).
  • Informare il datore di lavoro o il preposto e l’eventuale sostituto manovratore sulle misure da adottare per il sicuro proseguimento delle operazioni.
  • Segnalare eventuali guasti e anomalie di

Usi scorretti delle gru

  • Non installare la gru in posizione tale da poter collidere, con la propria struttura o con le funi di sollevamento, con ostacoli fissi o mobili (es. gru adiacenti) senza aver adottato dispositivi o procedure organizzative in grado di prevenire i conseguenti
  • Non collegare la gru alle opere provvisionali o
  • Non installare cartelli o altre strutture oltre a quelle previste dal fabbricante per non aumentare la superficie esposta al
  • Non effettuare manovre di trascinamento, manovre con oscillazioni, operazioni di sradicamento o
  • Non utilizzare la gru qualora uno o più dispositivi di sicurezza risultasse non funzionante
  • Non sollevare materiali imbracati o contenuti scorrettamente
  • Non operare qualora la velocità del vento superi i limiti forniti dal
  • Non usare la gru per attività di demolizione.
  • Non fare oscillare il carico durante il sollevamento-
  • Non usare la gru per il sollevamento di persone (tale operazione è consentita solo in casi eccezionali nel rispetto delle indicazioni presenti nel punto 3.1.4. dell’allegato VI del D.Lgs. 81/2008, nella Circolare del Ministero del Lavoro del 10/02/2011 e del 09/05/2012).