Piattaforme – Contenuti

Scopo e campo di applicazione

Scopo principale della presente procedura è definire i requisiti di sicurezza minimi per l’utilizzo di piattaforma di lavoro elevatrice con operatori a bordo anche in vicinanza di linee elettriche aeree.

La procedura si completa con i requisiti di legge che devono possedere i soggetti in gioco, le attrezzature ed i dispositivi di protezione.

Riferimenti legislativi

  • Decreto legislativo 09 Aprile 2008 n° 81
  • Accordo Stato, Regioni e Province Autonome del 22/02/2012

Requisiti di legge

Requisiti per il committente

Nell’affidare lavori in appalto o nel dirigere con personale dipendente lavori comportanti l’utilizzo di piattaforme di lavoro elevabili, il committente o datore di lavoro deve accertarsi del possesso dei seguenti requisiti da parte dei noleggiatori, degli operatori e delle attrezzature.

In generale e come meglio viene descritto nei paragrafi che seguono, il committente deve accertarsi:

  • della conformità delle attrezzature
  • della conformità dei dispositivi di protezione personale utilizzati dai propri lavoratori
  • del possesso dell’abilitazione per la conduzione di mezzi di sollevamento da parte degli operatori
  • del possesso di attestato di formazione ed addestramento per i lavoratori che indossino dispositivi di protezione di terza categoria, ovvero imbracature di sicurezza contro la caduta dall’alto

Se il committente si avvale di attrezzature a noleggio senza operatore, deve essere esibita al noleggiatore una dichiarazione che riporti l’indicazione dei lavoratori incaricati del loro uso [art. 72.2 d.lgs. 81/2008]. Gli addetti alla conduzione di mezzi di sollevamento devono risultare formati ed in possesso della specifica abilitazione [art. 73.5 d.lgs. 81/2008].

Requisiti dei noleggiatori

Le attrezzature utilizzate a noleggio devono essere accompagnate da attestazione alla conformità documentata [art. 23.2 d.lgs. 81/2008].

Se il noleggio è concesso a freddo, ovvero senza operatore, il noleggiatore deve acquisire dal committente una dichiarazione che riporti l’indicazione dei lavoratori incaricati del loro uso, i quali devono risultare formati ed in possesso della specifica abilitazione [art. 73.5 d.lgs. 81/2008].

Requisiti degli operatori

Gli addetti alla conduzione di mezzi di sollevamento devono risultare formati ed in possesso della specifica abilitazione [art. 73.5 d.lgs. 81/2008].

Gli operatori che utilizzino dispositivi di protezione di terza categoria, ovvero contro le cadute dall’alto, devono risultare in possesso di attestato di formazione ed addestramento specifico [art. 77.5 d.lgs.81/2008].

Requisiti delle attrezzature

Le attrezzature di lavoro impiegate, siano esse di proprietà che a noleggio, devono essere rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro [art. 23.1 d.lgs. 81/2008]. La conformità deve risultare da documentazione del fabbricante.

Requisiti dei dispositivi di protezione individuale

I dispositivi di protezione individuale utilizzati devono essere rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro [art. 23.1 d.lgs. 81/2008]. La conformità deve risultare da documentazione del fabbricante.

Utilizzo di dispostivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto

Definizioni

Dispositivo di protezione individuale contro le cadute dall’alto: misura di protezione individuale, o dispositivo di protezione individuale, atto ad assicurare alla persona ad un punto di ancoraggio in modo tale da prevenire completamente la caduta dall’alto (sistema di posizionamento) o di arrestare la caduta dall’alto in condizioni di sicurezza (sistema di arresto caduta).

Sistema di arresto caduta: dispositivo di protezione individuale contro le cadute dall’alto comprendente un’imbracatura per il corpo e un sottosistema di collegamento destinati ad arrestare la caduta.

Sistema di arresto caduta con assorbitore di energia integrato ad un cordino: un sistema di arresto caduta con assorbitore di energia è costituito da una imbracatura per il corpo, un assorbitore di energia ed un cordino.

Spazio di arresto caduta o distanza di arresto: distanza minima che consente all’operatore, in caso di caduta, di non trovare ostacoli e di non urtare il suolo.

Spazio libero: distanza al disotto del piano di lavoro dal piano di calpestio al sottostante terreno od ostacolo pericoloso.

Tirante d’aria: altezza libera fra il punto di ancoraggio ed suolo. Il tirante d’aria e lo spazio libero coincidono solo quando l’ancoraggio si trova allo stesso livello dei piedi dell’operatore.

Utilizzabilità del sistema di arresto caduta

Per prima cosa occorre verificare se esiste o meno la possibilità di utilizzare sistemi di arresto e caduta individuali costituiti da imbracatura con cordino ed assorbitore nei lavori che si svolgono ad una quota inferiore a 6m, quota minima indicata dai costruttori al fine di evitare che il lavoratore urti contro il terreno prima che il sistema abbia arrestato la caduta.

In questo caso è possibile ancora utilizzare un sistema di arresto caduta con cordino e assorbitore, purché il punto di ancoraggio sia installato sopra il piano di calpestio ed il cordino sia accorciato al massimo. Con queste ipotesi è possibile lavorare anche a quote di poco superiori a 3m.

Requisiti di sicurezza del sistema di arresto caduta

Il sistema di arresto caduta con cordino e dissipatore deve essere dimensionato in maniera tale che, detti:

  • H: spazio di arresto caduta
  • D: distanza del piano di lavoro dal terreno (o dal primo ostacolo pericoloso) sottostante
  • S: margine di sicurezza (convenzionalmente 1,0m)
  • L: lunghezza del cordino
  • A: allungamento dell’assorbitore
  • Z: altezza dal piano di lavoro dell’attacco dorsale o sternale (convenzionalmente 1,5m)
  • Q: quota del punto di ancoraggio calcolata dal piano di lavoro Il valore dello spazio di arresto caduta deve essere almeno pari a: H=L+A+Z-Q

Per evitare che il lavoratore urti contro il terreno prima che il sistema abbia arrestato la caduta, deve essere: D>H+S

Il valore di D è dato dalle condizioni di lavoro. Il valore di H invece, si riduce con l’innalzamento del punto di ancoraggio rispetto al piano di lavoro (fattore Q) e con l’accorciamento del cordino (fattore L).

Composizione del sistema anticaduta

  1. L’elemento di ancoraggio, nel caso delle piattaforme aeree, è imposto dal fabbricante della
  2. Il collegamento tra imbracatura ed elemento di ancoraggio è rappresentato da cordino di posizionamento semplice conforme alla norma UNI EN 354, dotato di dissipatore d’energia conforme alla norma UNI EN
  3. I connettori, conformi alla norma UNI EN 362, sono rappresentati da moschettone per collegamento all’imbracatura e da gancio per collegamento all’elemento di
  4. Le imbracature per il corpo sono del tipo a bretelle e cosciali, conformi alla norma UNI EN 361; poiché non sono possibili lavori in sospensione, possono essere utilizzate imbracature con cosciali a passaggio sottonatica, ma anche quelle più confortevoli con aggancio

Corretta sequenza di vestizione dell’imbracatura

Manutenzione dei dispositivi anticaduta

  1. La scadenza del dispositivo anticaduta è indicata sul libretto di istruzioni del fabbricante; la data da tenere in considerazione per questa durata è quella di fabbricazione, impressa sulla targhetta del dispositivo e presente sulla certificazione di conformità.
  2. I dispositivi anticaduta devono essere verificati annualmente da personale competente; a tal fine il termine da utilizzare è la data di primo utilizzo/messa in servizio; la verifica annuale e la sua modalità devono essere riportate sul libretto di registrazione, come da modello indicato sulle

Utilizzo delle piattaforme di lavoro elevatrici

Utilizzo: sollevamento di persone

Addetto: operatore PLE

Principali rischi dati dall’utilizzo della macchina

  • caduta di persone dall’alto
  • ribaltamento
  • urti
  • schiacciamento
  • elettrocuzione per contatto con linee elettriche aeree
  • elettrocuzione per contatti diretti
  • caduta di materiali dall’alto
  • incendio

Principali misure di prevenzione protezione da mettere in atto

 

1.

·       indossare correttamente l’imbracatura e vincolarsi mediante cordino di sicurezza al punto di ancoraggio presente all’interno della cabina

·       come indicato sulle istruzioni delle piattaforme elevatrici conformi alla norma UNI EN 280, è vietato salire e uscire fuori dalla piattaforma di lavoro quando questa è sollevata

 

 

 

 

2.

·       il personale e le apparecchiature non devono superare la capacità massima della piattaforma

·       verificare che il terreno o il piano di appoggio sia in grado di sostenere il peso della macchina

·       nelle attrezzature con stabilizzatori verificare la dimensione della piastra di appoggio

·       non sollevare o estendere il braccio se la macchina non è posizionata su una superficie stabile e livellata

·       non utilizzare la macchina su terreni fangosi, ghiacciati, sdrucciolevoli, sconnessi o in presenza di buche

·       non utilizzare la macchina in condizioni di vento difformi da quelle indicate nel libretto di manutenzione e di uso

·       non utilizzare la macchina per sollevare carichi sospesi, sollevare carichi in piattaforma o persone da un piano di lavoro all’altro

3.·       moderare la velocità in spazi ristretti

·       richiedere l’aiuto di personale a terra per eseguire manovre in spazi ristretti

 

4.

·       movimentare l’attrezzatura dalla cabina e non dalla postazione remota a terra

·       non bloccare il comando o il pedale presenza uomo posto nella cabina

·       durante la movimentazione prestare attenzione nell’impugnatura della ringhiera della cabina per prevenire possibili schiacciamenti degli arti superiori

5.·       assicurarsi che i cavi elettrici destinati alla ricarica delle batterie e collegati all’attrezzatura siano integri e conformi alla normativa vigente
·       delimitare e presidiare le aree sottostanti

·       nel caso di attività con operatori impiegati a terra in corrispondenza della proiezione verticale della piattaforma, gli addetti in cabina devono possedere attrezzature manuali vincolate alla persona

 

6.

·       assicurarsi dell’assenza di linee elettriche aeree che possano interferire con le manovre

·       mantenere una distanza di sicurezza dalle linee e dalle apparecchiature in tensione conformemente a quanto previsto dalle normative vigenti

 

7.

·       non fumare durante il rifornimento di carburante

·       non avviare il motore in caso di odore o di tracce di carburante

·       non rifornire di carburante la macchina se il motore è acceso

·       rifornire la macchina di carburante e caricare le batterie esclusivamente in area adeguatamente ventilata lontana da scintille, fiamme e sigarette accese

Eventuali rischi verso terzi

  • investimenti
  • schiacciamenti dovuti alla discesa della cabina
  • caduta di materiali dall’alto
  • inciampi
  • interferenze con mezzi di sollevamento

Principali misure di prevenzione e protezione da mettere in atto in caso di rischi verso terzi

 

1.

·       procedere a velocità ridotta in corrispondenza di curve e di percorsi pedonali e segnalare la propria presenza con il clacson

·       richiedere l’aiuto di personale a terra per eseguire manovre in spazi ristretti

 

2.

·       delimitare e presidiare le aree poste in proiezione verticale rispetto alla cabina

·       in alternativa installare misure di protezione collettiva in grado di intercettare l’eventuale caduta di materiale dall’alto

·       non abbassare il braccio se l’area sottostante non è libera da personale e da ostruzioni

3.·       effettuare la ricarica delle batterie nelle aree dedicate e posizionare i cavi elettrici in modo da non costituire intralcio alla viabilità pedonale
4.·       verificare l’eventuale presenza di interferenze con mezzi di sollevamento presenti e se necessario coordinare le attività

Distanze di rispetto in prossimità di linee elettriche aeree

Devono essere osservate le seguenti distanze di sicurezza da parti attive di linee aeree elettriche, al netto degli ingombri derivanti dal tipo di lavoro, delle attrezzature utilizzate e dei materiali movimentati, nonché degli sbandamenti laterali dei conduttori dovuti all’azione del vento e degli abbassamenti di quota dovuti alle condizioni termiche.

Bibliografia

  1. Lavori in quota. Arresto caduta e piattaforme aeree: i calcoli per garantire la sicurezza. Lavoro Tecnologie e soluzioni per la prevenzione e la tutela. Gruppo 24 Ore. Aprile/Maggio 2010.
  2. L’utilizzo corretto e in sicurezza con le schede tecniche formative. Lavoro Sicuro. Tecnologie e soluzioni per la prevenzione e la tutela. Gruppo 24 Ore. Luglio/Agosto 2010.
  3. Lavori in altezza. Come si progetta un sistema contro i rischi di caduta dall’alto?. Lavoro Sicuro. Tecnologie e soluzioni per la prevenzione e la Gruppo 24 Ore. Marzo/Aprile 2011.
  4. I DPI contro le cadute dall’alto. Cordino e dissipatore per eliminare il rischio Lavoro Sicuro. Tecnologie e soluzioni per la prevenzione e la Gruppo 24 Ore. Aprile/Maggio 2013.